L’educazione alimentare comincia sui banchi

Tra le famiglie con bambini che frequentano le scuole dell’infanzia e primarie – coloro quindi che hanno un’esperienza concreta e diretta – la valutazione della qualità della mensa scolastica è per il 36% buona o ottima, per il 48% sufficiente.

Il percepito della popolazione complessiva, per lo più basato sul word of mouth o sulla rappresentazione mediatica, risulta più negativo.

Il 75% dei genitori e nonni di bimbi fino ai 10 anni ritiene che le mense scolastiche abbiano il compito di offrire pasti sani ed equilibrati ai bambini e ai ragazzi nell’età dello sviluppo, anche perché questa fase ricopre un importante ruolo formativo per l’educazione ad un corretto stile alimentare.
Ne sono ancora più convinte le famiglie con figli o nipoti adolescenti, che vivono spesso più da vicino i rischi di un’alimentazione scorretta e della scarsa educazione e consapevolezza alimentare dei ragazzi.
Il 37% delle famiglie con bambini sostiene l’ipotesi di menù costruiti con cibi e prodotti locali.
Il 18% pensa che le mense potrebbero proporre ricette e piatti tipici regionali; questo potrebbe rappresentare un canale informale e diretto per diffondere conoscenza sulla varietà e l’eccellenza della tradizione culinaria italiana o un modo per confermare le tradizioni e consuetudini tradizionali.
L’11% delle famiglie propende per il biologico.

Il 77% dei bambini/ragazzi porta a scuola la merenda di metà mattina e di queste, circa la metà è preparata a casa, oltre un terzo è confezionata e una quota ridotta è fresca ma acquistata (pizze, cornetti ecc…).

 

Dati tratti dall’Osservatorio Agro-alimentare Ixè 2018

Campione di 1000 italiani maggiorenni