Viaggi estivi? Sì ma moderatamente

A giugno erano il 63% gli italiani che stavano progettando di fare un viaggio nel periodo estivo. Il dato medio 2014-2019 era del 69%, un calo quindi del 6% rispetto al lustro passato. Calano anche i giorni da passare fuori casa: da una media di 11,5 tra il 2014 ed il 2019 a 9,7. Quest’anno chi rinuncia al viaggio estivo tendenzialmente lo fa per due motivi: la paura del contagio (34%) e le difficoltà economiche provocate dalla pandemia (36%). Solo una piccola parte degli italiani lavorerà per tutto il periodo estivo per recuperare lo stop del lockdown. Rinunciano a fare un viaggio quest’estate in misura maggiore gli over 55enni.

Gli italiani che stanno organizzando le ferie estive sono orientati per la grandissima parte a rimanere in Italia. Rispetto agli anni precedenti c’è una vistosa inversione di tendenza che penalizza i paesi esterni, sia Europa che resto del mondo, a vantaggio della propria regione e soprattutto di altre regioni italiane. Si muovono verso altri paesi europei soprattutto i 18-34enni.

Cresce la voglia di mare e di montagna, forse per il desiderio di poter godere finalmente di natura e aria aperta, forse, in particolare nel caso del mare, anche per recuperare socializzazione e divertimento (il mare attrae in misura superiore alla media i 18-44enni mentre la montagna attrae in misura superiore alla media i 25-34enni ed i 55-64enni). Cala l’attrattiva delle città e luoghi d’arte.

Dati tratti dall’indagine Ixè sui comportamenti degli italiani nel periodo estivo per Coldiretti

Giugno 2020

Campione di 800 italiani maggiorenni